Se avere denti perfettamente bianchi e un sorriso invidiabile è il sogno di molti, spesso si sente parlare di tecniche fai da te per ottenere un risultato del genere, come l’utilizzo del bicarbonato con il fine di risparmiare tempo e denaro. 

Altrettanto spesso, però, risulta che in molti non sono a conoscenza del fatto che si tratti di una pratica sbagliata, da non fare e che possa portare più danni ai denti che benefici. 

Ma, partendo dal principio, cos’è lo sbiancamento dentale?

Sbiancamento dentale: cos’è

Per sbiancamento dentale si intende un trattamento che ha come obiettivo quello di far ridiventare i denti bianchi, ingialliti nel corso del tempo a causa dei motivi più disparati, come fumo, alcool, caffè o scarsa igiene orale. 

Da un punto di vista puramente tecnico, lo sbiancamento è una pratica che deve essere effettuata da un professionista e che non va confusa, assolutamente, con la pulizia dei denti professionale. 

Nello specifico, consiste nell’applicare sui denti un gel sbiancante a base di perossido di idrogeno che viene attivato da sorgenti luminose.

Sbiancamento e bicarbonato: i rischi

Lo sbiancamento è, dunque, una pratica professionale da non fare a casa. 

Utilizzare il bicarbonato e affidarsi al fai da te, infatti, può:

Meglio evitare, dunque, di affidarsi al fai da te per lo sbiancamento dei denti, soprattutto perché può portare al peggioramento di danni già esistenti. 

L’unica alternativa è quella di affidarsi allo sbiancamento professionale e, di conseguenza, a specialisti del settore che saranno pronti a consigliare quando farlo, quindi tempistiche e modalità.

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